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Commenti, Opinioni, Recensioni
Immersi nel verde del parco, con la possibilità di arrivare in carrozza... Con una piccola chiesa per la funzione...
La favola... quella vera... assistiti e coccolati da un intero staff professionale che renderà la Vostra Cerimonia indimenticabile...
La splendida location si rende disponibile per il vostro ricevimento di matrimonio durante la stagione invernale con offerte dedicate.
Ampia la colazione proposta ogni mattina. La vasta selezione di prodotti, freschi e del territorio, va incontro alle esigenze di ogni genere di clientela .
La location, situata nelle vicinanze del casello di Parma Centro, si presta ad una sosta rilassante durante il vostro percorso.
- pernottamento in camera doppia junior suite con vasca idromassaggio
- colazione dolce e salata a buffet continentale
All’arrivo, come benvenuto, degustazione delle nostre tipicità (selezione di salumi della cantina + stagionature di parmigiano reggiano) accompagnate da bollicine di lambrusco spumante
In omaggio al check out bottiglia di lambrusco marchio Antica Grancia Benedettina
Euro 250,00 tot. soggiorno
- pernottamento in camera con bagno privato
- colazione dolce e salata a buffet continentale
All’arrivo, come benvenuto, degustazione delle nostre tipicità (selezione di salumi della cantina + stagionature di parmigiano reggiano) accompagnate da bollicine di lambrusco spumante
In omaggio al check out bottiglia di lambrusco marchio Antica Grancia Benedettina
Euro 210,00 tot. soggiorno
Quella che oggi è una moderna azienda agricola, fu per molti secoli una grancia benedettina…
Quando attorno al 1000 una delegazione di monaci del monastero di Parma arrivò qui, questa terra fatta di foresta e acquitrini, periodicamente inondata dal Po, era luogo ideale per allevare suini e ovini allo stato brado, ricavare legname, argilla e pesce, e aprirsi un approdo sul fiume.
Nel 1143 Papa Lucio II in una pergamena, elencando i beni del Monastero, parla già di Ecclesiam sancti salvatoris de sanguineo cum castro et curte. Dunque i monaci vi fondarono subito una chiesa, ancora oggi consacrata e decorata con affreschi quattrocenteschi, e realizzarono fortificazioni di cui rimangono alcune tracce.
La grancia cominciò così a stagliarsi al centro di una corte di terreni progressivamente bonificati, come mostra una mappa cinquecentesca in cui il complesso risulta già quasi perfettamente corrispondente alla struttura odierna.
E’ all’interno di queste strutture agricole, un tempo sparse su tutto il territorio parmense e rette dai monaci, che furono messe a punto le ricette dei nostri prodotti tipici con particolare riferimento al formaggio Parmigiano-Reggiano.
Con Napoleone prima e con l’unità d’Italia poi, i monaci hanno lasciato il posto a proprietari privati fino ad arrivare, negli anni ’60, alla famiglia Tiberti.
Da generazioni la famiglia Tiberti si dedica all’agricoltura. Negli anni sessanta Franco e Ida si insediano nel podere “Corte di Sanguigna”, mantenendo la tradizione della produzione tipica del formaggio Parmigiano-Reggiano e sviluppando nel contempo le tecnologie applicate all’agricoltura, tramandandole poi al figlio Stefano.
Stefano, la moglie Germana ed i figli Elena e Enrico con Ambra coltivano ora con passione anche le nuove opportunità offerte dall’attività agrituristica: ristorazione, ricevimenti, vendita di prodotti tipici e attività di bed and breakfast.
Sull’area ora occupata dalla Reggia, intorno alla metà del 1300, sorgeva una costruzione militare a difesa dei possedimenti dei signori di Correggio.
Ma già due secoli più tardi la Rocca si era trasformata in una dimora signorile e ospitava una colta ed elegante corte rinascimentale.
Ancora più radicale la trasformazione del castello dopo la confisca dei beni della contessa da parte di Ranuccio Farnese, avvenuta nel 1612: il duca, spronato dalla moglie Margherita Violante di Savoia, intraprese importanti lavori di ristrutturazione, secondo un progetto portato a termine dal figlio Francesco con l’ausilio dell’architetto Ferdinando Galli Bibbiena.
Nel '600 l’edificio assunse l’aspetto attuale.
Nel 1807 la Reggia di Colorno venne dichiarata “Palazzo Imperiale” e in circa trent’anni di regno, Maria Luigia, amata duchessa di Parma, impresse agli appartamenti ducali e al grande giardino il segno indelebile del suo gusto.
Dopo l’Unità d’Italia e la cessione della Reggia al Demanio dello Stato Italiano da parte di Casa Savoia, il palazzo divenne proprietà della Provincia di Parma.
Oggi la Reggia di Colorno, visitata ogni anno da decine di migliaia di turisti, è anche la sede di ALMA, una Scuola di Cucina Italiana che, sotto la guida di Gualtiero Marchesi, offre formazione specialistica a centinaia di giovani cuochi provenienti da tutto il mondo.
Il Teatro all'Antica di Sabbioneta, o Teatro Olimpico, fu realizzato NEL '500 su progetto dell'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi (1548-1616).
Può considerarsi uno tra i primi esempi di edificio teatrali dell'età moderna: il primo teatro stabile inserito in un edificio appositamente costruito. È stato definito dalla storiografia anche teatro moderno per la presenza di elementi innovatori per l'epoca, quali la facciata autonoma, il diversificato sistema d'ingressi, la forma mistilinea della cavea, l'orchestra inclinata, il retropalco dotato di camerini per i comici e per i musici.
Il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, edificato nel 1559, fu il primo importante edificio ad essere costruito nella nuova città di Vespasiano Gonzaga. Fu la residenza del duca, nonché la sede dell'attività politica ed amministrativa. Sul lato meridionale un lungo porticato con pilasti ed archi rivestiti di bugne di marmo bianco.
I lavori di decorazione furono condotti in due fasi: dal 1559 al 1568, anno della partenza di Vespasiano Gonzaga per la Spagna, e dopo il 1578 in seguito al ritorno del duca dalla corte del re cattolico Filippo II.
La Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense, nasce come fortezza medievale poi diventata sfarzosa residenza rinascimentale, fu abitata da una delle famiglie più illustri del Parmense: i Rossi.
All'interno della Rocca si trova la Sala delle Gesta Rossiane; suggestivo e unico il racconto, in 17 riquadri, dell'"Asino d'Oro" di Apuleio.
La Rocca Sanvitale di Fontanellato si trova al centro del borgo, circondata da ampio fossato colmo d'acqua: racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano, la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone.
All'interno della Rocca ancora intatto l'appartamento nobile dei Sanvitale.
In una apposita ala del Castello da marzo 2015 è visibile lo Stendardo della Beata Vergine di Fontanellato, il grande drappo in damasco rosso lungo 5 metri e alto 4 metri datato tra il 1654 ed il 1656.
Sabbioneta rappresenta uno delle realtà urbanistiche più interessanti d'Italia.
Riconosciuta dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità, costituisce un esempio di "città ideale". Concepita verso la fine del XVI secolo come "città ideale" e cittadina di fondazione, ovvero rigorosamente progettata secondo criteri razionali e al contempo ideali, ha visto partecipare alla propria realizzazione artisti che hanno contribuito alla cultura Rinascimentale in tutto il continente europeo. Adagiata tra il Po e l'Oglio nel cuore della Pianura Padana, Sabbioneta oggi, dopo anni dedicati dalle autorità locali al paziente recupero del patrimonio artistico e urbanistico, è senza dubbio una meta turistica di interesse internazionale.
Il Teatro Regio di Parma (già "Nuovo Ducale Teatro") è il teatro d'opera della città di Parma e considerato uno tra i più importanti teatri in Italia. Sebbene non sia così internazionalmente conosciuto come La Scala di Milano o La Fenice di Venezia, viene considerato dagli appassionati d'opera, uno dei rappresentanti della grande tradizione operistica italiana.
La Cattedrale fu edificata a partire dal 1074 a seguito del terribile incendio che distrusse la precedente basilica paleocristiana. Da allora è sempre stato simbolo della tradizione religiosa della città, ma anche monumentale testimonianza d’arte, che nel corso dei secoli si è arricchita di inestimabili tesori. Qui l’essenzialità della scultura romanica convive con lo sfarzo della pittura rinascimentale, dando vita ad uno dei più suggestivi luoghi di fede dell’Emilia.
Piazza Garibaldi è il risultato di successive fasi di evoluzione che hanno visto a poco a poco il disporsi in questo punto della città delle principali forme di potere comunale.
Nei primi anni del Duecento, Palazzo Vecchio ne definisce il lato meridionale insieme al Palazzo Comunale, più tardi il Palazzo dei Mercanti, ora Palazzo del Governatore, provoca un ampliamento verso settentrione.
Oggi la piazza, con i suoi tavolini all'aperto, le vicine vie pedonali, gli eleganti negozi è il vero e proprio salotto dei parmigiani.
Centro della vita cittadina e punto di incrocio degli assi di attraversamento della città.
Ospitato nella superba Villa Pallavicino, tra le più splendide del Parmense, con pianta a cinque moduli a scacchiera che ricordano lo stemma dei Signori di Busseto.
Essa venne iniziata nel secondo decennio del Cinquecento e fu pensata come residenza estiva. Fu in seguito ampliata e modificata nel tardo Seicento e nel Settecento, fin quasi all’Ottocento.
Le 27 opere del “Cigno di Busseto” sono rappresentate lungo un percorso storico con riproduzioni delle scenografie originali di Casa Ricordi e ricostruzione di ambienti ottocenteschi con le quadrerie di Hayez. Ascoltando le musiche immortali di Giuseppe Verdi il visitatore percorre un suggestivo itinerario ideato dallo scenografo e regista Pier Luigi Pizzi.
Il Museo del Salame di Felino fa parte dei Musei del Cibo della Food Valley, testimone del rapporto privilegiato instaurato nel tempo tra il prodotto unico che conosciamo ed il suo territorio di origine. Felino rende omaggio, con questa mostra permanente, al suo figlio più amato, la cui storia è finalmente a degna dimora nei magnifici locali settecenteschi delle cantine e delle Cucine del Castello.
La Corte Castellazzi, sede del Museo del Parmigiano, è composta dalla casa colonica con stalla e fienile e dal caseificio di forma circolare con colonnato, dove si trovano esposti gli strumenti e gli attrezzi impiegati nella lavorazione del formaggio.
Oltre 120 oggetti, databili tra il 1800 e la prima metà del Novecento, e un centinaio di immagini, disegni e foto d’epoca illustrano l’evoluzione delle tecniche di trasformazione del latte, le fasi della stagionatura e della commercializzazione e il ruolo fondamentale del Consorzio del Parmigiano Reggiano a tutela della qualità.
Lo spazio circolare accoglie al centro l’antica caldaia in rame, circondata dai vari attrezzi e strumenti.
Vi è anche spazio per la produzione del burro e per la figura di San Lucio di Cavargna, protettore dei casari.
Nel locale sotterraneo della salamoia è narrata la storia del formaggio Parmigiano, dal XII secolo ad oggi, la sua filiera produttiva e la storia della grattugia. È anche visibile un’esposizione dedicata alle numerose imitazioni del Parmigiano Reggiano esistenti all’estero.
Il Museo del Prosciutto sorge all'interno dell'ex Foro Boario di Langhirano, un edificio del 1928 storicamente destinato al mercato del bestiame.
Il percorso espositivo ricostruisce, da una parte, il processo di produzione dei pregiati prodotti dell'arte salumaria parmense "dal suino ai salumi", dall'altra costituisce una sorta di viaggio ideale dall'antica norcineria fino ai metodi della produzione odierna, evidenziando come l'evoluzione delle tecniche non abbia intaccato l'assoluto rispetto dei processi originari.
Il Museo si sviluppa in otto sezioni tematiche che esibiscono materiali fotografici, documenti storici, macchinari e proiezioni audio - visive.
Ospitato all’interno della Corte di Giarola, in un centro di trasformazione agroalimentare d’epoca medievale. Sede di un’industria di conserva di pomodoro per i primi sessant’anni del Novecento, oggi è anche sede del Parco Fluviale Regionale del Taro. L’allestimento museale è organizzato in sette sezioni tematiche.
Il Palazzo della Pilotta, chiamato anche semplicemente la Pilotta, è un vasto insieme di edifici che si trova nel centro storico della città. Il nome deriva dal gioco della pelota basca, praticato dai soldati spagnoli nel cortile del Guazzatoio, originariamente detto appunto della pelota. Attualmente è sede del Museo archeologico nazionale, della Galleria Nazionale, della Biblioteca Palatina e del Museo Bodoniano.
LABIRINTO FRANCO MARIA RICCI - FONTANELLATO
È il più grande labirinto esistente, composto interamente di piante di bambù (in totale sono circa 200.000), appartenenti ad una ventina di specie diverse, alte tra i 30 centimetri e i 15 metri. Il percorso è lungo oltre 3 chilometri.
Già menzionato nel XI secolo come Torclara, il Castello di Torrechiara fu ricostruito tra il 1448 e il 1460 da Pier Maria Rossi in onore dell'amata Bianca Pellegrini, divenendo sontuosa dimora.
Il castello conserva perfettamente la sua mole di epoca tardo medievale a forma quadrata, compresa tra quattro torri e imponente cortina muraria merlata.
Particolare attenzione merita la Camera D'Oro, il cui nome deriva dalle foglie di oro zecchino che un tempo rivestivano le formelle alle pareti e che si affaccia su un ampio loggiato realizzato a fine Quattrocento, quando il castello perse le originarie funzioni militari e si trasformò in dimora.
Il punto vendita della grancia è in grado di allestire pacchi e cesti natalizi per le aziende che necessitano di grossi quantitativi.
Molta attenzione si pone alle confezioni sempre accurate e originali nei materiali e nei colori, per dare adeguato risalto sia al pensiero occasionale che al pacco importante e di rappresentanza.
Ampia sala, con videoproiettore, telo, 4 lavagne con fogli mobili, impianto audio e impianto wi-fi, water & drink station.
La struttura può accogliere gruppi con un minimo di 15 partecipanti fino ad un massimo di 100.
È possibile richiedere welcome coffee e coffee break (da concordare), buffet per pranzo e cena, pranzi o cene servite,
pernottamento: vengono messe a disposizione 11 ampie camere con bagno interno.
Ogni servizio o allestimento si può personalizzare in base alle richieste.
La struttura dispone di un'ampia sala dedicata. Possono essere ospitati da un minimo di 15 persone fino ad un massimo di 100 partecipanti. Tutta l'attrezzatura necessaria, dalla video proiezione fino all'impianto audio-voce è a disposizione dei gentili ospiti. Se richiesto, è possibile avere un professionale servizio di coffee break e easy lunch per per riunioni di lunga durata. Per i congressisti che arrivano da fuori zona, sono disponibili 11 stanze prenotabili per il pernottamento.
E' a disposizione dei gentili ospiti un bicycle service gratuito per intinerari naturali nel verde della pianura parmense.
La location organizza dei brevi corsi di cucina con visita della struttura. I gentili ospiti avranno la possibilità di riscoprire antiche ricette realizzandole personalmente, una divertente esperienza che porta a conoscere il territorio ed i suoi prodotto a km zero. Tutti i piatti confezionati saranno apprezzabili a fine corso.
E' a disposizione dei gentili ospiti un ricco buffet per la colazione.
Prodotti del territorio lavorati in "casa" come da tradizione, dal dolce al salato, per un piacevole inizio di giornata.
La struttura è disponibile per servizi catering anche a domicilio. Professionalità e cortesia per una sicura riuscita dell'evento sono a disposizione per cerimonie e feste a tema.
La Proprietà sarà felice di consigliarvi.
Nel contesto della tenuta vi è anche una piccola cappella consacrata ideale per celebrare matrimoni e battesimi.
E' a disposizione dei gentili ospiti un ricco buffet per la colazione.
Prodotti del territorio lavorati in "casa" come da tradizione, dal dolce al salato, per un piacevole inizio di giornata.
Su prenotazione è possibile avere a 2 km o anche in loco un servizio di personal training per passeggiate in gruppo, escursioni, percorsi in bicicletta nella zona del Po, con personale esterno di supporto.